Io, cattolico, nel PD di Elly Schlein

di Emiliano Costagli

In queste ultime settimane, dopo l’iniziativa fondativa di comunità democratica a Milano, sui media mainstream si è fatto un gran parlare di cattolici e Partito Democratico.

Abbiamo visto servizi nei tg e ascoltato discussione nei talk, letto post sui social ed interviste sui giornali di Delrio, Prodi, Castagnetti sul presunto malessere dei cattolici democratici in questo PD.

Ma a nessuno è venuto in mente di chiedere ai militanti del PD.
A chi sta sui territori e lavora quotidianamente pancia a terra, tra mille difficoltà, per questa incasinata, bella e grande comunità, cosa ne pensasse.

Io sono uno di questi militanti, membro della direzione del PD Toscana – e anche se ho sempre pensato e penso che la Fede debba rimanere confinata dentro la nostra parte più intima – cattolico apostolico romano.

Per giunta praticante, come si dice.
Per giunta catechista di una classe di ragazzi e ragazze di prima media nella parrocchia del mio quartiere.

Delrio e Castagnetti, come altri del resto, che hanno parlato di un mondo cattolico in grande difficoltà dentro a questo PD non rappresentano certo tutti i cattolici.

Lo dico con grande rispetto e stima.

E da cattolico, da militante di questo PD, dico altrettanto chiaramente che mai ho trovato così tanta corrispondenza tra la radicalità dei principi e dei valori del Vangelo, la dottrina sociale della Chiesa e la linea politica che quotidianamente sta cercando di costruire con tanta passione e pazienza la segretaria Elly Schlein e il gruppo dirigente nazionale.

Difatti la lotta alle disuguaglianze sociali, culturali, economiche, alle vecchie e nuove povertà, le battaglie per un lavoro e un salario dignitoso per tutte e tutti, per una sanità pubblica e universale e per una scuola che sia strumento di emancipazione sociale, per condizioni più umane nelle nostre carceri e per un’accoglienza dignitosa per chi fugge dalle guerre, dalle carestie e dalla povertà, per i diritti dei più fragili e per un ambiente sano sono finalmente priorità che trovano la radice, oltre che nel pensiero socialdemocratico-progressista, nel messaggio potente del Vangelo (Le Beatitudini Mt 5,1-12, Mt. 24,31-45)., nelle encicliche papali (da “Rerum Novarum” sino a “Laudato Si”), nei parroci impegnati per i più poveri, nelle comunità di base e nell’azione sociale di associazioni a matrice cattolica come le Acli.

Diceva Simone Weil “Non è dal modo in cui un uomo mi parla di Dio che io vedo se è abitato dal fuoco dell’amore divino, ma dal modo in cui mi parla delle cose terrestri”.

Ed è proprio per come Elly Schlein, oggi, riesce a parlare delle cose terrestri mettendo al centro i bisogni e i desideri dell’uomo che il PD, da cattolico quale sono, è la mia casa politica.