Sollecitare il governo “a intervenire con urgenza per modificare il Decreto-legge Superbonus, estendendo le deroghe anche alle zone dell’Emilia-Romagna colpite dal sisma del 2012, al fine di garantire equità̀ e giustizia per tutte le aree terremotate del Paese”. È l’impegno chiesto da una risoluzione del Partito democratico che invita la Regione anche “a sollecitare l’esecutivo, il Parlamento e tutte istituzioni interessate a superare le difficoltà e le divisioni, promuovendo soluzioni inclusive che tengano conto delle specificità̀ e delle necessità di ogni regione colpita da calamità”.
Il testo dell’atto d’indirizzo, la cui prima firmataria è Palma Costi, che è stato firmato anche dalla capogruppo Marcella Zappaterra, mette in evidenza come “la decisione di escludere l’Emilia-Romagna dalle deroghe al decreto Superbonus ha impatti devastanti anche per i cittadini della montagna forlivese. Quest’area, già̀ duramente colpita da un’alluvione, ha subito ulteriori danni a causa delle scosse sismiche del 18 settembre 2023” eventi che hanno provocato danni per 120 milioni di euro: “A causa di questa decisione, lo strumento del Superbonus, che secondo i pareri dell’Agenzia delle Entrate emanati fino a qualche giorno fa era attivo su progetti per la ricostruzione, oggi non è più̀ disponibile”.
Costi e Zappaterra sottolineano come “le reazioni di sconcerto e indignazione provenienti dai cittadini, dai sindaci e dalle associazioni d’impresa dell’Emilia-Romagna evidenziano il profondo senso di ingiustizia percepito dalla comunità regionale” e la mancanza di risposte “aggrava la percezione di una discriminazione basata su motivazioni politiche, compromettendo il rapporto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini”.
Escludere le aree terremotate della regione è una violazione del principio dell’equità “fondamentale in ogni società democratica”. La cancellazione dell’accesso, affermano le consigliere dem, anulla “un lavoro meticoloso e sostanziale che la Regione ha svolto in collaborazione con le associazioni d’impresa e i principali istituti di credito al fine di predisporre una proposta condivisa, per il corretto utilizzo di risorse che per norma risultavano operative fino al 31/12/2025, portando a un sostanzioso piano di accesso al credito con diversi istituti di credito”.
Palma Costi e Marcella Zappaterra concludono sostenendo che “la evidente discriminazione operata dal governo verso i comuni dell’Emilia-Romagna colpiti da terremoti negli ultimi anni rischia di vanificare gli sforzi e gli investimenti fatti da tutti, cittadini, imprese, Commissario per la ricostruzione post sisma”