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La Giovanile è una scuola di vita preziosa

di Chiara Croce

Oggi il modo di far politica ed essere attivisti è cambiato, non è più veicolato dall’appartenenza ad un partito, è più “fluido”. Si può essere attivisti e policy maker da casa, tramite i social. Quale allora il valore aggiunto di una giovanile di partito?

Le Giovanili di partito da sempre sono scuole di formazione della futura classe dirigente. Lì si inizia la gavetta politica, si capisce che si fa parte di qualcosa di più grande ed organico e che la squadra è l’unica salvezza. Lì ci si inizia ad interrogare sui primi temi, ad approfondirli ed a costruire una coscienza politica matura.

Ci si è dimenticati troppo spesso che i Giovani Democratici, anche a causa della crisi che vivono a livello nazionale da anni, hanno quel valore e quello scopo lì. Con un congresso nazionale fermo da anni, si pensa che i Giovani Democratici siano il fardello del Partito, che come li ha definiti un noto giornalista, siano un luogo dove i giovani imparano a fare le guerre come i vecchi, a contendersi “il potere senza il potere”.

Eppure, se come ogni cosa andiamo a guardarla da vicino, ci accorgiamo che questa non è che la superficie, che una visione parziale.

Se scendiamo nei territori, come ad esempio le mie Marche, in cui sono Segretaria dei Giovani Democratici, vediamo che questa giovanile è la vera scuola di formazione non solo di una classe dirigente (parte della nostra segreteria regionale viene proprio da lì), ma anche di cittadini consapevoli ed impegnati.

Nella provincia d’Italia, senza i Giovani Democratici non esiste politica, tra le file degli under 30. Essi animano i piccoli borghi portando a discutere lì temi di cui arriva solo l’eco lontano. Si riuniscono, parlano, si confrontano, e infine si spendono anche in prima persona nel proprio territorio. Così si trasformano le idee in proposte concrete da portare a livello istituzionale.

Nelle Marche, ad esempio, abbiamo portato il dibattito sulla salute mentale, quello sul diritto alla casa, ed ora stiamo affrontando il tema del lavoro giovanile, con un focus sulla nuova riforma dello sport che coinvolge tantissimi nostri coetanei.

Far parte di una giovanile di partito vuol dire avere la grande fortuna di poter davvero cambiare le cose se si lavora bene, se lo spirito resta quello di pensare e creare giustizia sociale.

La giovanile è una scuola di vita preziosa.