L’Intelligenza Artificiale entra a Montecitorio: innovazione al servizio della democrazia

di Stefano Vaccari

Un passo significativo verso un futuro in cui la tecnologia supporta e potenzia le capacità umane, senza sostituirle. Con una regolamentazione attenta e una visione etica, l’Italia si posiziona come leader europeo nella promozione di un’IA responsabile e inclusiva

Ieri, presso la Sala della Regina di Montecitorio, si è tenuto il terzo appuntamento dei seminari dedicati all’Intelligenza Artificiale (IA), promossi dal Comitato di Vigilanza sull’attività di Documentazione della Camera dei Deputati, presieduto dalla vicepresidente Anna Ascani. L’evento ha visto la partecipazione del filosofo Luciano Floridi, dell’Università di Yale, presidente della Fondazione Leonardo, che ha tenuto una lezione su “Presente e futuro dell’IA”.

Si tratta di un progetto innovativo per supportare il lavoro parlamentare e aumentare l’accessibilità.

La Camera dei Deputati due anni fa ha avviato un progetto pionieristico che integra l’IA generativa nelle attività parlamentari. Questa iniziativa, ha visto poi attraverso una manifestazione di interesse lanciata nel 2024, il coinvolgimento di 28 realtà tra università, centri di ricerca e giovani talenti che hanno formulato proposte su tre filoni di sviluppo. Tre progetti sono stati selezionati da una Commissione di esperti presieduta dal prof. Floridi e sviluppati in collaborazione con l’Amministrazione di Montecitorio.

I prototipi presentati ieri mirano a:

1. Migliorare la redazione dei dossier parlamentari: uno strumento interno che supporta l’osservatorio sulla legislazione nella stesura del Rapporto annuale.

2. Assistere nella scrittura di emendamenti i deputati e le deputate: un’applicazione che facilita la ricerca normativa, riducendo i tempi di elaborazione degli atti legislativi.

3. Avvicinare i cittadini alle istituzioni: un chatbot basato esclusivamente su dati ufficiali della Camera, che permette di monitorare in modo semplice e immediato l’attività dei deputati, dalle votazioni alle posizioni pubbliche.

Durante il mio intervento, a presentazione di uno dei moduli, frutto della collaborazione e del prezioso lavoro degli Uffici della Camera, ho rappresentato le potenzialità dell’applicazione dell’IA nel contesto parlamentare. Penso che l’IA possa migliorare l’efficienza e la trasparenza delle attività legislative, e credo nell’importanza di un approccio etico e responsabile nell’adozione di queste tecnologie. Vi è la necessità di mantenere l’essere umano al centro del processo decisionale, affinché l’IA sia uno strumento al servizio della democrazia e non un suo sostituto.

In questo contesto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha più volte sottolineato l’importanza di un approccio etico all’IA. In un intervento recente, ha affermato: “Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana. Cioè, iscritta dentro quella tradizione di civiltà che vede, nella persona – e nella sua dignità – il pilastro irrinunziabile”.

Mattarella ha inoltre evidenziato i rischi legati a un uso distorto dell’IA, sottolineando la necessità di evitare che questa tecnologia diventi strumento di disuguaglianza o manipolazione: “L’intelligenza artificiale può moltiplicare la ricchezza, ma anche accrescere le disuguaglianze”.

L’introduzione dell’IA nel lavoro parlamentare rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la tecnologia supporta e potenzia le capacità umane, senza sostituirle. Con una regolamentazione attenta e una visione etica, l’Italia si posiziona come leader europeo nella promozione di un’IA responsabile e inclusiva.

In un’epoca di rapidi cambiamenti tecnologici, è fondamentale che l’essere umano rimanga al centro del sistema, guidando l’innovazione con saggezza e responsabilità. La Camera dei Deputati è il primo Parlamento in tutta Europa a dotarsi di una macchina generativa per coadiuvare il lavoro parlamentare. Questo progetto sull’IA è un esempio concreto di come tecnologia e umanità possano coesistere per migliorare le attività delle istituzioni.