di Massimiliano Valeriani
“L’Amministrazione Rocca non smette di stupirci: in due anni invece di governare ha trascorso più tempo in giro per il mondo, in missioni dalla dubbia utilità, che a via Cristoforo Colombo, dove gli assessori sono invisibili e quasi nessuno ha lasciato un segno identificabile della propria attività”. A dirlo sono Massimiliano Valeriani, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione Trasparenza, e Adriano Zuccalà, capogruppo regionale M5S. “Dopo un lungo ponte e dopo l’ennesimo show in Consiglio regionale, in cui è andata in scena un’altra seduta ridicola con i provvedimenti omnibus dell’assessore Righini, adesso la Giunta ripropone nella sua versione originale la tanto chiacchierata proposta di legge 171. Si tratta sempre del provvedimento sui cinema, che diventano centri commerciali, delle aree agricole, che si urbanizzano senza regole, delle cubature, che fanno il giro delle nostre città con l’originale interpretazione della rigenerazione urbana”. “È quella legge che invece di semplificare i procedimenti – proseguono i due consiglieri regionali – li incarta con altri passaggi amministrativi. Una legge nata un anno fa, poi ferma per 5 mesi, oggetto di dibattito e polemiche, che hanno costretto il presidente Rocca a fare un tavolo condiviso per scongiurare gli effetti della sua norma sulle sale cinematografiche, esito del quale ancora nessuno conosce i contenuti, cosi come a preannunciare lo stralcio dell’articolo 1, che riguarda la parte agricola, a prefigurare sostanziali cambiamenti nella parte delle modifiche alla rigenerazione urbana”. “Allora che senso ha? Non è più semplice ritirarla e farne un’altra? Anche il nuovo assessore all’Urbanistica non trova più corretto un testo senza tutte quelle scempiaggini, che si è detto di voler cambiare? Oppure, e non sarebbe una sorpresa, la destra considera quella legge perfetta e la vuole approvare così alla faccia di ciò che pensano tutti i soggetti economici e sociali che la contestano? Questa legge riproposta tale e quale è una provocazione ed è l’ennesima dimostrazione che questa maggioranza non ha idea di come si governa. In Consiglio – concludono Valeriani e Zuccalà – questa imprudenza avrà delle ripercussioni, vincere significa governare non comandare e immaginiamo che tutte le opposizioni su questo daranno battaglia”. (ANSA). 2025-04-28