AREE INTERNE. RICCI: CINQUE PROPOSTE PER COMBATTERE SPOPOLAMENTO

Matteo Ricci

di Matteo Ricci

“In questa campagna elettorale mi sono concentrato molto sulle aree interne, sulle quali abbiamo fatto delle proposte molto semplici. Noi vogliamo ricucire le Marche. Non rassegnarsi allo spopolamento verso le grandi città. Per questo abbiamo fatto le prime 5 proposte. La prima, un contributo di 30.000 € alle famiglie che decideranno di comprare una casa nelle aree interne. Secondo, asili nido gratuiti. Terzo, trasporti scolastici gratuiti per chi vive nelle aree interne. Quarto, un incentivo ai medici di base, perché altrimenti rischiano di non stare nelle aree interne. Quinta proposta, un incentivo alle botteghe, perché quando chiude un negozio nelle aree interne non chiude solo un’attività commerciale, ma chiude un’attività sociale. Cinque cose che non mi sono inventato, ma che stanno facendo altre regioni italiane, dall’Emilia Romagna al Friuli Venezia Giulia, dal Piemonte alla Lombardia”. Così Matteo Ricci, candidato alla presidenza della regione Marche, durante il confronto tv, in onda su SkyTg24, con Francesco Acquaroli.

“Un’azione che faremo subito è il salario minimo regionale. Dal primo di ottobre non sarà più possibile lavorare direttamente o indirettamente per la Regione Marche se non si pagheranno i propri dipendenti almeno 9 € all’ora. Sotto 9 € all’ora non è lavoro, è sfruttamento. E siccome noi sappiamo che nella povertà non c’è soltanto la disoccupazione, ma c’è anche il lavoro povero, sottopagato, sfruttato, noi faremo il salario minimo regionale dando così un orientamento molto chiaro anche ad aziende e settori economici della nostra bellissima terra”. “Domenica la scelta è molto semplice, chi si accontenta di questa mediocrità, di chi dà sempre la colpa a qualcun altro e non si prende mai la responsabilità, voti per la continuità, è legittimo”. “Chi pensa che i marchigiani meritino di più e debbano avere una Regione più forte, più conosciuta, più autorevole e giusta, a prescindere da chi governa a livello nazionale, sanno che da quest’altra parte c’è una grande opportunità di cambiamento, o di qua o di là. Ho incontrato migliaia di marchigiani, ho visitato 300 aziende, che al di là dell’appartenenza politica votano questa volta per le Marche e non per altro. I marchigiani vogliono un cambiamento radicale, un cambiamento vero che io cercherò di interpretare come ho sempre fatto, mettendocela tutta – ha concluso Ricci -, mettendo tutto me stesso e tutta l’esperienza che ho accumulato in questi anni”.

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